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La città messapica

La città messapica di Kalòs ricostruisce un vero e proprio abitato messapico con le sue imponenti mura, le case, i santuari, le botteghe artigianali e le necropoli.

Popolo tra due mari

I Messapi erano gli abitanti della parte meridionale della Iapigia (Puglia) distinti dai Peuceti (terra di Bari) e dai Dauni (terra di Foggia). Il loro nome significa " popolo tra i due mari ": vivevano nell'area dell'attuale Salento. Erodoto li ricorda come una popolazione compatta etnicamente e culturalmente; in un passo della sua opera, i Messapi sono definiti discendenti dei Cretesi, che si spinsero sulle coste del Salento, si mescolaarono alle popolazioni già presenti e fondarono così le prime città. Si racconta infatti che Minosse, giunto in Sicalniaa (Sicilia) alla Ricerca di Dedalo, vi perì di morte violenta. " Tempo dopo i Cretesi, indotti da un dio, tutti tranne quelli di Policne e di Preso, arrivarono in Sicania con una grande flotta e strinsero d'assedio per cinque anni la città di Camico. Infine, non potendo nè conquistarla nè rimanere lì, oppressi come eraano dalla carestia, abbandonarono l'impresa e se ne andarono. Quando durante la navigazione giunsero sulle coste della Iapigia, una violenta tempesta li spinse contro terra: le imbarcazioni si fracassarono e giacchè non avevano più modo di tornare a Creta, fondarono sul posto una cittè, Iria, e vi si stabilirono cambiando nomi e costumi: da Cretesi divennero Iapigi Messapi e da isolani continentali." (Erodoto, Storie, VII, 170). Secondo gli storici moderni, i Messaapi erano di stirpe illirica, come farebbero pensare i nomi geografici, le glosse e la lingua iscrizioni messapiche.


scena messapi
colonna messapica

Le aree sacre

Nella città messapica sono presenti delle aree sacre con cippi (blocchi di pietra locale parallelepipedi o di forma tronco-piramidale) infissi nel terreno. I cippi erano generalmente iscritti con formule dedicatorie alle divinità: ai piedi di queste strutture votive si trovano le offerte ( crateri, skyphoi, vasetti, legumi). All' interno dell' archeodromo particolare attenzione riveste la sfera culturale: è possibile ammirare i luoghi di di culto riservati alla dea Thana (dea degli agenti atmosferici) ed in particolare la colonna votiva con spendido panorama alle spalle.

Il santuario di demetra

Il santuario di Demetra con i suoi stupendi giardini e la fonte sacra è il luogo di culto per eccellenza della città messapica di Kalàs: sacerdotesse e assistenti officiano alla dea.


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Protostoria

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Età del bronzo

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Messapi

Una vera e propria città messapica con le mura ...

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Romani

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Medioevo

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